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La Madonna Addolorata

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Forio dal 01/03 al 01/04
La Madonna Addolorata inizialmente fu chiamata Vergine Maria dei Sette Dolori, ma papa Pio X nel 1913 ne fissò la festa liturgica come Vergine Maria Addolorata il15 settembre. La Madonna Addolorata ha il cuore trafitto da sette spade perché sette furono i suoi più grandi dolori: la profezia del vecchio Simeone, la fuga in Egitto, lo smarrimento di Gesù a 12 anni, il suo viaggio al Golgota, la crocifissione, la deposizione dalla croce e la sepoltura.
La festa liturgica dell’Addolorata comincia il giovedì di due settimane prima di Pasqua, infatti, c’è la solenne intronizzazione che da inizio alla novena.
Il venerdì prima della Domenica delle Palme (o sesto venerdì di quaresima) è giorno di dolore e di mestizia perché si ricorda il dolore di Maria, dalle sei del mattino in poi si susseguono messe. Alle 10.00 c’è la messa solenne e alle 11.00 c’è la processione: la statua dell’Addolorata custodita nella Parrocchia di S. Sebastiano, viene portata in processione per le strade principali del paese. Il pomeriggio dello stesso giorno si svolgono le “tre ore” di Maria desolata, con canti sacri e momenti di riflessione sui sette dolori.
La sera della Domenica delle Palme, si svolge il tradizionale “bacio del manto” (la gente a turno si avvicina alla statua per baciarne il manto).
Il Sabato Santo, al termine della veglia pasquale, l’immagine della Madonna viene incoronata con dei fiori al canto del “Regina Coeli” (canto in latino che il popolo di Forio canta gioiosamente il giorno di Pasqua durante la corsa dell’angelo).
La statua dell’Addolorata ha il volto scolpito nel legno, il suo manto è pura seta con ricami in oro, è in stile barocco.
Attualmente esistono tre diversi vestiti dell’Addolorata, uno dei quali è d’antica manifattura ed è stato realizzato nell’immediato dopo guerra (1953) grazie al contributo dei suoi fedeli, sull’abito sono ricamati i simboli della “passione di Cristo” (croce, spine, lancia, ecc.).
Inoltre la statua ha tra le mani oggetti preziosi donati dai fedeli come ex voto. Si dice che la statua apparteneva ad una famiglia nobile Foriana e fu donata alla Chiesa.
L’autore della statua è ignoto.

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