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m9 Air Line

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Descrizione M9 Airlines

Un tuffo nellautentica realtà di un vero pub inglese: a due passi da casa, ad Ischia, oggi si può. M9 regala ai suoi avventori la stessa atmosfera, gli stessi sapori, lo stesso stile tipico dei locali britannici più caratteristici. Il tutto (dagli ingredienti alla birra, servizio compreso) rigorosamente di altissima qualità.
 M9 Air line
Ischia - 80077
Via F. Sogliuzzo, 24
+39 0813331098
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Bar La Lucciola

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Descrizione Bar La Lucciola

All’ingresso del centro storico a due passi dalle gallerie d’arte e dal porto di forio, è dal 1957 che il doppio binomio di caffé e sfogliatella, o di cappuccino e brioche, è il rito mattutino che si rinnova, per il piacere di chi frequenta la cittadina più calda e vivace dell’isola. Il banco pasticceria (produzione propria) offre “paste” classiche napoletane in un ambiente sobrio e curato. Interessante l’offerta di stuzzichini per l’aperitivo da consumarsi anche all’aperto.
mappa Bar la Lucciola

Orari e giorni di Apertura

Orario Estivo

PRANZO 12.0006.30
15.0014.00 sempre
aperto
CENA 19-3014.00 24-0001.00

Orario Invernale (ottobre-marzo)
PRANZO chiuso06.30
15.0014.00 chiuso
martedi
CENA 19-3014.00 24-0001.00

servizi

Parcheggio Parcheggio
Bar Bar
Cani Ammessi Ammessi animali piccola Taglia
Aria Condizionata in camera Ambiente Climatizzato
Servizi per disabili Servizi per disabili
Aperto a Natale Aperto a Natale
Aperto tutto l'anno Aperto tutto l'anno
Aperto a Pasqua Aperto a Pasqua
Carte di credito Amex Visa Mastercard Diners
raggiungibileRaggiungibile in auto

posizione

collinaIn Collina

centroCentro storico

prenotazione consigliataConsigliata la Prenotazione

 logo Bar la Lucciola
Forio - 80077
via F. Di Lustro, 13
+39 081997343
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Bar La Lucciola

Bar Calise

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Descrizione Bar Calise

Il Bar

Negli anni si è evoluto sino all'ammodernamento totale dei macchinari con i più moderni ritrovati nel campo delle attrezzature per pasticceria e gelataria.

La Pasticceria

Calise fin dal 1925 offre una varietà di paste dolci, nella piena tradizione napoletana, con un tocco di innovazione. Si và dal babà alle sfogliatelle fino alla pralineria e alle più fini lavorazioni di zucchero e pasta di mandorle.
mappa

Orari e giorni di Apertura

Orario Estivo

PRANZO 12.0006.00
15.0014.00 sempre
aperto
CENA 19-3014.00 24-0002.00

Orario Invernale

PRANZO 2006.00
15.0014.00 chiuso
martedi
CENA 19-3014.00 24-0002.00

servizi

Parcheggio Parcheggio
Bar Bar
Cani Ammessi Ammessi animali piccola Taglia
Aria Condizionata in camera Ambiente Climatizzato
Servizi per disabili Servizi per disabili
Aperto a Natale Aperto a Natale
Aperto tutto l'anno Aperto tutto l'anno
Aperto a Pasqua Aperto a Pasqua
Carte di credito Amex Visa Mastercard Diners
raggiungibileRaggiungibile in auto

posizione

centroCentro storico

 Bar Calise
Casamicciola- 80074
Piazza Marina, 26
+39 081994080
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Bar Calise
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Usanze e superstizioni

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  • Malattia

  • Morte

  • Figure magiche

Quando i medici con le cure “ufficiali” non riuscivano a guarire il malato, si ricorreva a cure e a figure alternative.
La cura con le sanguisughe era affidata ad una donna, chiamata mammena (levatrice) perché assisteva anche le donne durante il parto. Le sanguisughe erano chiuse in barattolo di vetro e applicate dietro le orecchie.
In caso di mancata guarigione il rimedio estremo cui si faceva ricorso era la rassa. I parenti del malato bussavano alle case per chiedere un segno di interesse e solidarietà: raccoglievano lardo, gocce di olio, semi di grano, qualche pietra di sale, verdura, legumi. Questi doni venivano bolliti e versati in un bagno caldo in cui veniva immerso l’ammalato.
Un rito immancabile e tuttora in uso era la veglia del defunto. Avvenuto il decesso, i parenti del defunto preparavano la stanza per la veglia. Il morto veniva disteso sul suo letto vestito con l’abito da sposo, agli angoli del letto venivano posti quattro candelabri, lungo le pareti erano disposte delle sedie per i visitatori. Sulla parete, dal lato della testa del defunto, veniva steso un lenzuolo bianco, al centro del quale era posta una croce fatta con un panno nero.
Nel mese dei morti, novembre, bussava alle porte delle case un uomo incurvato ed emaciato dal volto pallido e dagli occhi arrossati, con una bisaccia sulla spalla. Era lo spiritiello che doveva “rinfrescare” le anime dei morti. Dopo aver recitato preghiere e lunghi canti spaventosi di anime doloranti, raccoglieva nella sua sacca le offerte della famiglia (fave, pane, fichi secchi) e continuava il suo giro.
Anche a Forio, come nel resto dell’isola e in molte altre aree del Meridione e d’Italia, racconti tradizionali testimoniano l’esistenza di credenze relative a figure magiche ed esseri fantastici. Tra i più ricorrenti il munaciello, la ianara ed il lupo mannaro.
Il munaciello, spirito domestico, ambiguo dispensatore di fortuna, poteva manifestarsi sia in sembianze umane sia sotto l’aspetto di un animale, come un coniglio bianco o una capretta.
La ianara era una strega cui si attribuivano malefici e poteri soprannaturali innati, tra cui quello di provocare l’a’ ndressia, ossia contrasti tra coppie o tra genitori e figli, e di far crescere u scartiello, la gobba. Secondo i racconti popolari la ianara, donna pressoché normale di giorno, durante la notte diventava pericolosa, si infiltrava e si nascondeva nella casa della persona da danneggiare aspettando che si addormentasse per posarsi sul suo ventre fino a farle mancare il respiro.
Il lupo mannaro, figura mitica tipica di società contadine e pastorali, era ricorrente protagonista di racconti di paura in famiglia o tra amici. Era un uomo che nelle notti di luna piena si ricopriva di peli e vagava per le campagne fino all’alba ululando come un lupo. Secondo alcune versioni della leggenda, si tratta di una malattia, una sorta di asma; in questo caso, rispetto alla ianara, cui il lupo mannaro era accomunato dalla nascita nella notte di Natale, era una figura innocua in quanto essa stessa malata anziché portatrice di malattia. Altre versioni invece lo descrivono capace di sbranare altri esseri umani.

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