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Personaggi storici ospiti dal 1800 ad oggi

Eduard Bargheer

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Bargheer, Eduard (1901-1979). Pittore tedesco. Nel 1925 vinse una borsa di studio per un viaggio in Italia e ne restò affascinato. Nel 1935 giunse per la prima volta a Ischia e si stabilì a Sant'Angelo, dove entrò in amicizia con il connazionale Werner Gilles. Nel 1939 si trasferì a Forio dove prese a dipingere soprattutto pescatori e contadini, e se ne distaccò solo in occasione di sue mostre in Italia e all'estero. «Ama l'isola e l'esplora con l'occhio penetrante dell'artista, paradigmaticamente proponendola per esprimere un inquietante rapporto con la natura e gli uomini. Sfrutta tutte le risorse del mezzo espressivo e consegue risultati di eccezionale valore; sensibile alle suggestioni dei grandi movimenti pittorici del '900 esplora con tutta la sua forza creativa le possibilità che gli si offrono e ricerca le soluzioni più adatte a rendere in termini adeguati la complessità del suo mondo interiore. Eduardo ­ ha scritto P. P. Zivelli ­ ha vissuto tra noi, tra i contadini, i pescatori, gli artigiani, assimilando la nostra cultura, interpretandola e valorizzandola con la sua arte». Nel 1948 il comune di Forio gli conferì la cittadinanza onoraria. Sulla facciata della chiesa di S. Maria di Loreto si ammira un suo mosaico donato al paese. Forio e l'isola lo ricordano spesso con mostre delle sue opere.

Wystan Hugh Auden

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Wystan Hugh Auden nato a York, in Inghilterra, il 21 febbraio 1907, suo padre era medico, sua madre infermiera. Frequentò l’università d’Oxford e a soli 23 anni pubblicò la sua prima raccolta di versi, “Poems”.
Per qualche anno Auden visse a Berlino, e ritornò in Inghilterra solo negli anni ’30, dove esercitò la professione di maestro elementare e pubblicò la sua seconda raccolta di versi. In pochi anni divenne il portavoce dei giovani poeti inglesi. Dichiaratamente gay, d’idee marxiste, Auden, insieme all’americano T. S. Eliot, a S. Spender e ad altri poeti rivoluzionò la poesia. Auden amava la musicalità dei versi e non a caso la musica fu sempre una sua gran passione. A 28 anni sposò, per farle ottenere la nazionalità inglese, l’intelligente e versatile Erika Mann, alla quale le dedicò la sua terza raccolta di poesie. Nel ’39 lasciò l’Inghilterra per emigrare negli Stati Uniti. Pochi anni dopo lasciò gli USA per il Canada e dopo la fine della seconda guerra mondiale visse tra l’Italia e New York, dove aveva avuto una seconda cattedra. Auden quando era in Italia viveva ad Ischia. S’innamorò subito dell’isola e descrisse in modo fiabesco il forte legame che lo tenne ancorato all’isola per dieci anni.
In quegli anni il poeta intrattenne rapporti cordiali con gli isolani, donò loro un organo per una delle tante chiese di Forio, l’incantesimo si ruppe verso la fine degli anni ’50, quando i microtaxi, le “seicento” e le “vespe” cominciarono a pullulare sulle strade e sulle mulattiere dei comuni isolani. Auden, dopo aver vinto il Premio Feltrinelli abbandonò Forio per rifugiarsi in un villaggio austriaco. Morì a Vienna nel 1973.

Il Bar Internazionale
Com’è allegro e sereno esser seduti
Attorno a un tavolo sotto le stelle estive,
Ridere e chiacchierare sul vino o sugli Strega
Che ci ha portato Vito.

Ma quando la Bellezza passa, ricorda, Forestiero,
In un angolo qui, inevitabili come
La morte o le tasse, a notare il tuo contegno,
Gli occhi di Gisella.

Yankkee, Limey, Kraut, Foriano, Romano,
Signore, Signori, e il terzo Sesso, imitatemi,
Sollevate i bicchieri, bevete alla nostra Ostessa, gridando

“Viva Maria”!

17-9-1953
All’amica Maria, con Amore
W. H. Auden

Wolf Von Goethe

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Figlio di August e di Ottilie, studiò da solo filosofia e giurisprudenza. Venne ad Ischia due volte; nel 1845 alloggiò per mesi da solo a Casamicciola, nel 1846 con sua madre a Lacco. Il suo stato di salute era precario, aveva segni di malattie nervose, poi cominciò a soffrire di terribili dolori alla faccia.
Fu Seligmann, il medico Viennese che gli consigliò una cura ad Ischia. La cura con l'acqua del Gurgitello non ebbe successo; l'estate successiva decise di tornare ugualmente ad Ischia. Questa volte le cure le fece nelle terme di Santa Restituta, Wolf a causa dei suoi dolori non riuscì a visitare l'isola.

Woldemar Kaden

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Un uomo che amò Ischia; era nato a Dresda nel 1838, aveva studiato teologia ma preferì dedicarsi all'attività didattica. Nella sua opera "SOMMERTAGE AUF ISCHIA" si crogiola nei ricordi legati ad alcuni mesi estivi trascorsi nel 1875 a Casamicciola.

William Starmer

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Scrittore inglese, nel suo divertente "DOLCE NAPOLI" pubblicato nel 1878 scrisse che ad Ischia c'erano passeggiate più belle, più ombre, più comodità, posta giornaliera e, cosa non trascurabile, anche società migliore, rispetto a Capri.

Wilhelmine Von Sagan

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Duchessa, figlia dell'ultimo duca di Curlandia. La sua salute non era delle migliori, venne ad Ischia ed i bagni nelle acque termali risultarono benefiche.

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