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Il sentiero del grande Cratere

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Descrizione

Selva di castagneti, lecci, corbezzolo ed eriche; fonte di "Buceto"; uno dei più grandi crateri dell’isola - il Fondo Ferraro; splendida vista sul Castello Aragonese ed il Golfo di Napoli.
Siamo a Barano d’Ischia e dei quattro sentieri della lucertola, tracciati dal Comune, questo è il più interessante sul piano naturalistico, intorno ad uno dei tanti crateri vulcanici che hanno modellato la bella isola campana.
Si parte dal bar Nik di Fiaiano, seguendo via Cretaio. Si accorcia la via seguendo la vecchia mulattiera a gradoni, dopo un tratto di salita la strada spiana alla Croce dei castagni, presso il Ranch Aragona (scuola di equitazione e centro per escursioni a cavallo). Vicino a una bacheca parte, a sinistra, un percorso gradonato nella folta vegetazione di castagni. Si sale verso i terrazzi coltivati, ancora ben tenuti e sorretti da muraglioni di pietra, lasciata la zona agricola di Cava bianca, ora il nostro percorso, rispettando la direzione Buceto, s’inerpica sulle pendici del monte Trippodi all’interno di una fitta boscaglia di castagni e lecci. Salendo, sulla sinistra, si può scorgere una buca nel terreno semi interrata, un’antica ghiacciaia, utilizzata fino a pochi decenni fa per conservare la neve che serviva da ghiaccio per la conservazione degli alimenti nei periodi più caldi. Poco più avanti si giunge al piano di San Paolo, un’ampia conca un tempo coltivata e oggi rinaturalizzata. Qui il percorso cambia direzione e scende repentino in uno stretto vallone, invaso da un’esuberante vegetazione, il rovo, lo smilace e l’intricato caprifoglio ricoprono le balze di un’antico cratere. Si raggiunge la copiosa fonte di Buceto, da cui traeva linfa un’acquedotto del XVI secolo, di cui a margine del sentiero si scorgeranno, più avanti, le smangiate tubature in pietra. Alla fine il sentiero approda di nuovo su via Cretaio, si segue verso sinistra, coprendo un tratto d’asfalto, dopo aver superato la Chiesa del Crocifisso, eretta nel 1731, si giunge a una biforcazione, proprio di fronte al bosco della Maddalena. Si piega per una strada secondaria, a destra, e si continua lungo un viottolo, tenendo sempre la destra, si costeggia dall’alto l’antico cratere del Ferraro, di cui è ancora riconoscibile la forma. Di fronte, invece, si erge la cupola vulcanica di Posta Lubrano, intessuta di coltivi. Mantenendo la via segnata si passa accanto alla Cantina del Sergente, punto di ristoro, realizzato in una tradizionale cantina Ischitana. Il percorso ritorna a Fiaiano non prima, però, di averci regalato una bella veduta sul castello Aragonese e sulla verde pineta di fiaiano che si protende fino al mare seguendo il percorso tracciato dall’ultima colata lavica del 1302.
Mappa del sentiero del grande cratere

Info

Seguite la lucertola rossa
Durata: 2,15 ore ca.
Difficoltà:**
Punto partenza: Fiaiano-BarNik
Punto arrivo: Fiaiano-Piazzetta
Percorso: Fiaiano, Marecoppo, Monte Trippodi, Buceto, Carusiello, Cretaio, Fondo Ferraro, Casa Arcamone, Bosco dei Conti, Fiaiano.
Dislivello: 220 metri in salita.
Coordinate Gps di Flaiano:
40°43’47’’N- 13°55’56’’E.
Dove mangiare: alla cantina del Sargente, via Fondo Ferraro, Tel. 081901372-3406157362.
Linea bus: linea 6

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