Scrisse un libro di viaggi il quale molto significativo per la rinascita del turismo nel XVIII secolo. Egli scrive che trovò un buon alloggio con una meravigliosa e ampia vista. Hoare visitò l'isola in modo eccellente, nei soli sei giorni che vi soggiornò; è a lui più cara la vista dall'Epomeo perché l'occhio scivola dal Capo di Minerva fino a Cuma e su tutta la costa del Golfo. Hoare conclude con un caldo appello a tutti gli artisti e agli studiosi di
seguire le proprie orme e di abbandonare i sentieri delle guide perché a Ischia essi trovano riposo e raccoglimento.