Paolo Buchner nasce a Norimberga, Baviera, il 12.4.1886 e muore ad Ischia il 19.10.1978. Egli frequenterà l’università di Monaco si laurea con una tesi sugli eteronomosomi degli ortotteri. Nel 1910, grazie a una borsa di studio, egli viene a Napoli per approfondire Ie sue ricerche presso la stazione zoologica della città. II giovane studioso rimane nel capoluogo partenopeo per un anno e ha modo di fare qualche gita nella nostra isola. II viaggio in Italia sarà la causa involontaria per la quale conoscerà la sua futura moglie, la signora Miliana, giovane allieva di belle arti di Gorizia. II giovane studioso prenderà lezioni di italiano da lei sposandola nel 1913; l’anno successivo nascerà il loro unico figliuolo Giorgio, il futuro archeologo. Paolo Buchner avrà una brillante carriera universitaria, nel 1927 acquista un terreno sulla collina di Sant’Alessandro, qui dal 1928 al 1930 farà costruire la sua casa in puro stile mediterraneo. Si stabilirà definitivamente a Ischia nel 1944. Nel 1939 egli comincerà ad appassionarsi al passato e alla natura dell’isola d’lschia e pubblicherà Case di pietra ad Ischia.
Paolo Buchner con le sue opere che hanno come oggetto di ricerca l’isola d’Ischia, può a buon diritto far parte di quel gruppo di scrittori di cose isolane, che nel corso dei secoli hanno dedicato i loro studi alla conoscenza sul piano scientifico e storico della verde Aenaria. Egli aveva voluto inserire nei momenti di sosta dai suoi dotti e impegnativi studi scientifici e dalle importanti ricerche sperimentali, l’interesse per la storia, la geologia, l’archeologia dell’isola d’Ischia. Lo studioso indaga sulla storia naturale della nostra terra e nel 1943 terrà una conferenza all’Università di Milano che ha come oggetto la formazione e lo sviluppo dell’isola d’Ischia.
Paolo Buchner pubblicherà anche una Storia delle terme di Porto d’Ischia ben conoscendo l’importanza secolare delle due fonti Formiello e Fontana. Nel 1971, darà ancora un ulteriore contributo realizzando uno studio monografico su Jacques E. Chevalley de Rivaz, il medico franco-svizzero della corte borbonica che preferirà rimanervi dando un forte impulso al nostro termalismo con un contributo personale che è all’avanguardia.
Nel 1944, insieme con mons. Buonocore e altri cinque intellettuali di grande levatura, sarà uno dei fondatori del Centro Studi sull’Isola d’Ischia.
Paolo Buchner, ottenne validi riconoscimenti da più parti per il suo contributo dato alla ricerca scientifica; gli saranno conferire tre lauree «honoris causa» (in medicina nel 1958; in scienze biologiche nel 1959; in scienze naturali nel 1960). Nella quiete della bellissima villa con davanti orizzonti magnifici, in questa dimora fatta proprio per lo studio e per ascoltare l’ispirazione e le voci, nasce Gast auf Ischia pensato e maturato negli anni ’60 e pubblicato nel 1968. L’opera si può considerare l’espressione più tangibile di quell’amore a prima vista che lo studioso provò per questa terra ancora incontaminata.
Paolo Buchner con le sue opere che hanno come oggetto di ricerca l’isola d’Ischia, può a buon diritto far parte di quel gruppo di scrittori di cose isolane, che nel corso dei secoli hanno dedicato i loro studi alla conoscenza sul piano scientifico e storico della verde Aenaria. Egli aveva voluto inserire nei momenti di sosta dai suoi dotti e impegnativi studi scientifici e dalle importanti ricerche sperimentali, l’interesse per la storia, la geologia, l’archeologia dell’isola d’Ischia. Lo studioso indaga sulla storia naturale della nostra terra e nel 1943 terrà una conferenza all’Università di Milano che ha come oggetto la formazione e lo sviluppo dell’isola d’Ischia.
Paolo Buchner pubblicherà anche una Storia delle terme di Porto d’Ischia ben conoscendo l’importanza secolare delle due fonti Formiello e Fontana. Nel 1971, darà ancora un ulteriore contributo realizzando uno studio monografico su Jacques E. Chevalley de Rivaz, il medico franco-svizzero della corte borbonica che preferirà rimanervi dando un forte impulso al nostro termalismo con un contributo personale che è all’avanguardia.
Nel 1944, insieme con mons. Buonocore e altri cinque intellettuali di grande levatura, sarà uno dei fondatori del Centro Studi sull’Isola d’Ischia.
Paolo Buchner, ottenne validi riconoscimenti da più parti per il suo contributo dato alla ricerca scientifica; gli saranno conferire tre lauree «honoris causa» (in medicina nel 1958; in scienze biologiche nel 1959; in scienze naturali nel 1960). Nella quiete della bellissima villa con davanti orizzonti magnifici, in questa dimora fatta proprio per lo studio e per ascoltare l’ispirazione e le voci, nasce Gast auf Ischia pensato e maturato negli anni ’60 e pubblicato nel 1968. L’opera si può considerare l’espressione più tangibile di quell’amore a prima vista che lo studioso provò per questa terra ancora incontaminata.