Ischia è la più grande delle isole del Golfo di Napoli, si estende per ben 47 kmq con 39 km di coste. Situata nel Mar Tirreno, con le isole di Procida e Vivara, completa il gruppo delle isole flegree.
Alle innumerevoli spiagge, di grandi e piccole dimensioni, l’isola alterna verdi e riposanti pinete mentre la campagna e le colline creano una varietà infinita di paesaggi che culminano con l’imponente vetta del Monte Epomeo, 789 metri sul livello del mare. Il nome Epomeo ha un bellissimo significato: vedere dall’alto panoramicamente. Non a caso, dalla più alta vetta, l’occhio abbraccia a 360° un panorama davvero mozzafiato.
Miniere d’oro, così il medico Jasolino aveva ribattezzato le sorgenti termali dell’isola d’Ischia. Ventinove bacini termali da cui scaturiscono le centotre sorgenti, ognuna delle quali con proprietà curative dovute all’origine vulcanica dell’isola.
La popolazione vive essenzialmente di turismo, anche se buona parte di essa, lungo i versanti occidentali e meridionali dell’isola, è ancora dedita all’agricoltura ove predomina la coltura della vite. Ottimo, naturalmente, è il vino d’Ischia, primo in Italia ad ottenere la denominazione di origine controllata, perfetto accompagnatore, inoltre, del piatto isolano per eccellenza, il coniglio, con il quale gli autentici ischitani usano ancora festeggiare gli avvenimenti più lieti. Un’altra piccola parte della popolazione è poi quella rappresentata dai pescatori, che pazientemente preparano la rete per la pesca notturna.
Oggi l’isola è divisa in sei comuni: Ischia, Casamicciola Terme, Lacco Ameno, Forio, Serrara Fontana e Barano che via via incontreremo nel nostro giro dell’isola in senso antiorario.
Ischia è un’antichissima città, conosciuta fin dalle età più remote per l’industria dei vasi di creta dai quali, secondo quanto narra Plinio, l’isola trasse il nome di Pithaecusa. Originariamente la città sorgeva dove ora si trova il porto d’Ischia. Fu l’eruzione del 302 a.C. ad ingoiare il borgo antico, originando il lago naturale, trasformato nel 1854 da Ferdinando II di Borbone nell’attuale porto. Collegato ad Ischia da un ponte, sorge a poca distanza il Castello Aragonese, che per lunghi secoli vide arroccata nelle sue mura l’intera popolazione ischitana per difendersi dalle invasioni corsare.
Casamicciola Terme si adagia invece, sulla costa settentrionale dell’isola, in parte sul mare ed in parte sui verdi colli retrostanti. La cittadina presenta case e ville, alcune di queste legate a ricordi storici, come Villa Isben, che ospitò Garibaldi quando venne a curare i postumi della sua ferita d’Aspromonte, con le acque ed i fanghi del ‘Gurgitiello’. Come lo stesso nome ci indica, Casamicciola Terme fonda il suo sviluppo turistico sull’abbondanza e l’efficacia delle risorse idrotermali e gode il favore di una clientela grata e affezionata, che ogni anno accorre alle sue fonti come ad un’autentica riserva di salute per i mesi invernali.
Proseguendo lungo la bellissima litoranea si incontra Lacco Ameno. La cittadina si estende dai bordi di un’animata baia fino alle colline che la circondano. Sulla destra il mare sembra un grande lago, in cui uno scoglio dalla forma singolare, il notissimo ‘Fungo’, dà al visitatore l’avviso che è giunto alla meta. Per i pregi eccezionali del clima, questo ridente centro isolano conta oggi una clientela di alta qualità proveniente da ogni parte del mondo. Lacco è ricco anche di resti archeologici e si consigliano visite al Museo archeologico di Villa Arbusto ed alla Basilica di Santa Restituta con annesso museo.
Poi viene Forio, il centro più importante della parte occidentale dell’isola. Esposto più degli altri alle invasioni, innalzò per difesa sedici torri costiere, delle quali la più eminente è il ‘Torrione’. Dei sei comuni dell’isola, è quello che gli stranieri conoscono ed amano di più, per la bellezza delle sue spiagge, per il verde del quale è ricco e per un ambiente naturale dove bellezza, storia, turismo e poesia riescono ad andare d’accordo.
A seguire in collina, dal fascino agreste tutto particolare, Serrara Fontana è posta ad oltre 400 metri sul mare, vantando un abitato tipicamente contadino. Dal belvedere si ammira il suggestivo villaggio di Sant’Angelo. Un paesello di umili case di pescatori con una spiaggia unica per bellezza, baciata dal mare su due lati. All’orizzonte si scorgono Capri e la Penisola Sorrentina. Il luogo offre la possibilità di varie gite ed escursioni ma fra tutte, interessantissima è quella alla valle di Cavascura, dove una ricca sorgente termale, sgorgante alla temperatura di 100 gradi, alimenta un singolare stabilimento termale scavato nella pietra viva.
E proseguendo sempre sul versante sud il nostro giro dell’isola termina con Barano, che pur essendo un paese tipicamente agricolo, ha nella magnifica marina dei Maronti, il suo sbocco sul mare; una spiaggia ricca di sorgenti termali e fumarole che innalzano i loro vapori dalla sabbia infuocata. Le sorgenti più note della zona sono quelle di Nitrodi e di Olmitello. Barano è anche famosa per una delle più antiche danze guerriere del Mediterraneo, la ‘Ndrezzata, che tramandata di padre in figlio, mantiene senza dubbio accesa quella fiamma della memoria che diventa momento di scambio e conoscenza della tradizione.