Descrizione
La Chiesa di San Carlo, detta anche della Libera, ha una facciata semplice, con un portale in pietra di tufo verde, sormontato da un timpano curvo di un puro Rinascimento. L'ingresso della chiesetta si apre su un terrazzo sopraelevato di qualche metro dalla strada, a cui si accede attraverso una scalinata di pietra. La facciata laterale è molto interessante: si vedono tre contrafforti, a forma di mensole rovesciate, che caricano i tre arconi della volta. Nel fregio del portale c'è un'iscrizione che ricorda la fondazione del tempietto, da parte di Sebastiano Sportiello. La pianta è a navata unica, a croce latina, con abside e transetto. Lungo l'unica navata, vi sono tre arcate lievemente incassate ed un ampio transetto, i cui bracci sono coperti da volte a botte. Ai lati dei bracci del transetto , vi sono due nicchie con un catino costituito da una conchiglia di tufo verde. Il soffitto è ricoperto da doghe lignee. Le membrature architettoniche, in pietra di tufo verde, sono del più puro stile dorico. La Chiesa è ricca di affreschi ed ha un cornicione di metope.Notizie storico-critiche
Sull'origine della chiesa, fondata nel 1620, D'Ascia racconta una leggenda, secondo la quale la famiglia Sportiello, originaria di Sorrento, era fuggita dalla sua città per evitare la vendetta di una nobile famiglia, a cui avevano ucciso un vescovo. Per espiare il delitto, gli Sportiello costruirono due chiese, lontane tra loro, poste una di fronte all'altra: S. Carlo e S. Maria al Monte. Lo stile architettonico della chiesa ricorda, come osserva Salvati (p. 28), quella di S. Gaetano, ma nella facciata si notano forti discordanze tra "il portale e la finestra in alto, di puro gusto Rinascimentale ed il resto della parete frontale, in cui si vede una mano inesperta, ingenua e primitiva". La somiglianza con San Gaetano torna nella terrazza soprelevata sul livello della strada, limitata da un parapetto di pietra lavica. La chiesa è riuscita a conservare l’originale e bellissima architettura (stile locale) malgrado il terremoto del 1883 e l’alluvione 1910. L’ultimo restauro è avvenuto nel 1983.Le opere d’arte che incontriamo in chiesa sono: affreschi seicenteschi di Cesare Calise, quattro figure di Santi sulle lesene di destra e di sinistra della navata. “Deposizione”, “Crocifissione di S. Pietro”; due dipinti del Calise uno su tavola; una tavola di “S. Francesco d’ Assisi riceve il Bambino dalla Madonna” firmato “Cesare Calise P. D. A. 1635” (no pittore foriano perché firmava con sigla diversa).Tela di “S: Giacinto dinnanzi alla Madonna “ dipinta dal Calise nel 1633; Crocifisso ligneo dell’800, statua di legno della Madonna della Libera del 700.
Info
Indirizzo: Contrada il Cierco
Comune: 80075 - Forio
Secolo di Fondazione: XVII sec.
Datazione: 1620
Orario Sante Messe: orario solare 19:00, orario legale 20:00
Parroco: Mons. Giuseppe Regine
Linee bus: 1 - 14 - 2 - CD - CS
Opere d'arte
Affreschi
- Compianto sul Cristo morto dell'autore Calise Cesare
- Storie di S. Francesco autore ignoto
- Storie di Santi autore ignoto
- Angelo Custode autore ignoto
- Il perdono di Assisi e S. Francesco riceve le stimmate dell'autore Calise Cesare
- Santi autore ignoto
- Crocifisso autore ignoto
- Paliotti con motivi fogliacei autore ignoto
- Crocifissione di San Pietro dell'autore Calise Cesare
Tele
- S. Carlo Borromeo attr. all'autore Calise Cesare
- Visione di S. Giacinto dell'autore Calise Cesare
- Madonna della Libera dell'autore Calise Cesare
sculture
- Madonna della Libera autore ignoto